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Comune di Ciserano
Piazza Papa Giovanni XXIII, 1
24040 - Ciserano (BG)
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Descrizione:
I primi insediamenti abitativi sul territorio comunale sono molto antichi e risalgono all’ epoca romana, come si evince da alcuni ritrovamenti archeologici consistenti in alcune tombe ed annesso corredo funebre di età precristiana. I reperti, venuti alla luce in località Torchio, rappresentano uno dei numerosi segni della presenza romana nella zona occidentale della pianura bergamasca. Il paese di Ciserano in quel tempo era inoltre attraversato da un’importante strada, in seguito denominata strada Francesca che, congiungendo Milano ad Aguileia , caratterizzò la vita commerciale dell'intera zona che ne trasse giovamento. Qualche secolo più tardi la stessa strada divenne percorso abituale delle orde barbariche provenienti dal nord-est dell'Europa, che portarono distruzione e terrore tra gli abitanti locali. Questa fu poi rimessa a nuovo dai Franchi , dai quali prese il nome, che la utilizzarono anche per il trasporto della salma dell'imperatore Ludovico II , figlio dI Lotario , da Brescia al capoluogo lombardo. Con l’avvento dei Franchi, che istituirono il Sacro Romano Impero, si verificò la nascita del feudalesimo che ebbe grande sviluppo nella bergamasca. Questo periodo storico fu caratterizzato da una profonda instabilità politica e sociale, dovuta anche ai numerosi scontri tra le fazioni dei quelfi e dei ghimbellini . Anche Ciserano visse questa situazione, tanto da doversi dotare di fortificazioni a scopo difensivo, come evidenziato dalla cinta muraria che proteggeva il borgo, nel quale spiccava un castello con tanto di torre. A questa situazione pose fine l'arrivo della Repubblica Di Venezia che, a partire dall’inizio del XV secolo , permise alla popolazione di vivere un’esistenza più tranquilla grazie ad una lungimirante politica in ambito sociale ed economico. A dimostrazione delle mutate condizioni sociali è la trasformazione del castello medievale, inglobato parzialmente nella chiesa parrocchiale, esistente già nel XVI secolo . I veneti inoltre posero una dogana ai margini del paese (sul confine con Boltiere) con tanto di guarnigione, dato che il confine con il Ducato Di Milano era distante pochi chilometri, delimitato dal Fosso Bergamasco . In quella zona vi erano accampamenti, come ritroviamo nel cortile denominato Stal del Capitane (Cortile del capitano) che sta ad indicare insediamenti militari a controllo del confine tra i due ducati. Il paese non visse eventi di particolare rilievo fino all’immediato secondo dopoguerra, quando la zona posta ai margini orientali del territorio comunale (comprendente anche terreni di altri paesi limitrofi) fu interessata da un progetto di urbanizzazione ed industrializzazione che prevedeva la creazione di un nuovo centro industriale con 50 000 abitanti, chiamato Zigonia . Il progetto fallì parzialmente.