Descrizione:
Arosio è collocato nelle colline brianzole, sulla riva destra del fiume Lambro. L'abitato si sviluppa con forma triangolare all'interno di tre grandi arterie stradali: la Nuova Vallassina, la Novedratese e l'Arosio-Canzo. I paesi confinanti sono Inverigo, Giussano e Carugo. Il confine meridionale è anche limite della provincia di Como. Per motivi storici, i confini comunali non coincidono con quelli parrocchiali; alcune zone di Carugo, infatti, rientrano nel dominio parrocchiale arosiano.
Il centro storico del paese si trova su alcuni rialzi collinari, da cui si gode di un'ottima vista sulle montagne prealpine.
Il territorio si presenta fortemente urbanizzato. Escludendo il parco Aldo Moro, ubicato nella zona centrale del paese, le altre aree verdi sono poco estese e piuttosto periferiche. Fra le più importanti possiamo citare: la Brughiera, la zona umida in località Bittolo e i prati presso le località Galbese e cascina Guasto.
I corsi d'acqua originariamente presenti nel paese sono stati tutti pressoché interrati, ad eccezione della roggia di Riale, ancora visibile in alcuni tratti in prossimità di cascina Guasto. Il paese è prevalentemente costituito da abitazioni di costume moderno che, tuttavia, non alterano la sua caratteristica di paese tipico brianzolo. Alcune aree periferiche sono state adibite a zona industriale; tuttavia, permangono ancora alcune attività produttive artigianali, proprio all'interno del centro abitato. In alcuni casi gli scheletri dei vecchi capannoni industriali sono stati riqualificati e ospitano attività di altro tipo. In centro al paese, dove sorgeva un grosso mobilificio, sono in corso opere di riqualifica ambientale.
Storia
Arosio è situato lungo la "Nuova Vallassina" che congiunge Milano a Como e sorge in una zona considerata una delle porte della Brianza. I primi abitatori del luogo furono gl'Insubri, di stirpe celtica, o celtoligure, che denominaro il paese. Da Arosio, in epoca romana, passava la via Valassina, strada romana che metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Bellasium (Bellagio).
Infatti, Arosio, indicato quale Aroso nelle mappe medievali, deve il suo nome ad un Dio gallico delle acque, Arausio, al quale per l'appunto si doveva la denominazione della ben più nota Arausio (i.e. Arosio) di Francia, laddove i Cimbri e i Teutoni si scontrarono colle legioni di Roma nel 105 a.C. (sul punto, cfr. Persigout, Dictionnaire de mythologie celtique, Parigi, 2008, il quale sostiene che Arausio fosse "Divinité locale des sources thermales"; cfr. anche http://www.arbre-celtique.com/encyclopedie/arausio-9973.htm), nonché delle svizzere Arosio, Arosa e Areuse, caratterizzate da ruscelli e corsi d'acqua. Di talché, essendo notorio come Arosio pullulasse di rogge e sorgive prima dell'intubazione delle medesime, appare razionale ascrivere l'origine toponomastica al Dio de quo, e non a roseti di sorta.
Il territorio comunale, che faceva parte una volta del Contado della Martesana ed era compreso nella Pieve di Mariano, quando gran parte della Lombardia venne suddivisa e data in proprietà a chiese e monasteri, fu assegnato al Monastero Maggiore di Milano. Quest'ultimo era di origine antichissima, se si presta fede alla tradizione che vuole che in esso, nel 387, i pagani avessero imprigionato i santi Protasio e Gervaso, e di grande importanza per una serie di privilegi alcuni dei quali risalenti all'epoca della Regina Teodolinda. L'antico paese si sviluppò dunque come corte di questo monastero, la cui badessa, dopo la pace di Costanza del 1183 fra Lega Lombarda e Federico Barbarossa, si era vista riconoscere il diritto di emanare leggi, amministrare beni, ordinare punizioni per ladri e adulteri, dirimere liti, proibire o permettere la vendita degli alberi e dei frutti della terra al di fuori della giurisdizione, di imporre il pagamento delle tasse al Comune di Milano e di delegare il comando a messi e consoli. Fino all'età delle Signorie, Arosio seguì le sorti del contado della Martesana e della pieve di Mariano, che con i Visconti veniva data in feudo a Lucia Marliano (Marliani), amante del duca Galeazzo Maria e che sarebbe poi diventata la contessa di Melzo. Passato fra i beni della famiglia Marliani, da questi Arosio veniva ceduta nel 1683 alla potente famiglia milanese dei Crivelli, che già nel 1643 avevano cominciato ad acquistare terreni in Brianza e nella Valsassina. All'epoca della dominazione austriaca, nel 1785, Arosio entrò a far parte dell'VIII distretto di Mariano con Galliano e poi, con i francesi e con la Repubblica Cisalpina, del Dipartimento del Lario, con capitale Como, una delle due parti in cui era stata suddivisa la Brianza (l'altra era compresa nel Dipartimento della Montagna, con capitale Lecco). In seguito alla definitiva conquista della Lombardia da parte del Regno del Piemonte (1859), Arosio passò a far parte del distretto di Cantù, nella Provincia di Como.