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Comune di Carpenedolo
Piazza Europa 1
25013 - Carpenedolo (BS)
La scheda è stata inserita da: Jacopo Redazione
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Descrizione:
Centro di pianura, di antiche origini, i cui abitanti traggono sostentamento dalle attività rurali ma anche da alcune promettenti iniziative industriali e commerciali. La comunità dei carpenedolesi risiede, oltre che nel capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, anche nelle vicine località di Livelli e Tezze nonché in numerose case sparse; l'indice di vecchiaia della popolazione è nella media. Il profilo geometrico del territorio è regolare, non essendoci rilevanti variazioni di quota, il che si riflette sull'andamento plano-altimetrico dell'abitato, che presenta i segni di una discreta espansione edilizia, pur conservando numerose vestigia del passato. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l'immagine di un albero di carpino, in evidente assonanza con il toponimo. Sorge a sud-est della provincia, a confine con quella di Mantova, ai piedi del monte Ronchetta, a sinistra del fiume Chiese, tra i comuni di Castiglione delle Stiviere (MN), Castel Goffredo (MN), Acquafredda, Calvisano e Montichiari. A poca distanza dall'abitato si snoda il tracciato della strada statale n. 343 Asolana, mentre a 15 km si trova il casello di Desenzano, da cui si accede all'autostrada più vicina, la A4 Torino-Trieste. Non particolarmente facilitati risultano i collegamenti ferroviari: la stazione di riferimento dista infatti 10 km ed è sulla linea ferroviaria San Zeno-Parma. La struttura aeroportuale più accessibile si trova a 48 km ma per le linee intercontinentali dirette si raggiunge l'aeroporto civile di Milano/Malpensa, a 160 km. Il terminale del traffico marittimo, commerciale e turistico dista invece 158 km. Per gli affari e i servizi gli abitanti del posto fanno capo a Montichiari e a Brescia. Il toponimo risale al latino CARPENETUM, con l'aggiunta del suffisso -ETOLO, come accade per altre località rurali della Lombardia, i cui nomi si richiamano, come in questo caso, alla flora locale. Vi sono state rinvenute numerose testimonianze del periodo romano, che dimostrano le sue antiche origini: tra i reperti archeologici si possono segnalare due iscrizioni e un bassorilievo raffigurante un sacrificio. In epoca più recente, e precisamente nel '200, divenne un possedimento di Federico II di Svevia, dopo aver subìto le devastazioni e i saccheggi dei ghibellini di Reggio Emilia. Nei primi anni del XV sec. sotto la signoria di Filippo Maria Visconti, passò al Carmagnola. Come i comuni limitrofi venne occupata dall'esercito francese in piena guerra di successione spagnola; la conquista dei francesi portò malcontento e astio tra i contadini del luogo, che non disdegnarono di manifestare più volte il loro risentimento nei confronti degli stranieri. Durante il periodo del Risorgimento la comunità partecipò attivamente ai moti per l'unità d'Italia e verso la fine del 1800 cominciò una serie di iniziative assistenziali per venire incontro alle esigenze lavorative delle giovani operaie del posto. Annovera fra i suoi monumenti la chiesa parrocchiale dedicata a S. Giovanni Battista, contenente varie opere all'interno, il santuario di Santa Maria di Castello, con affreschi e statue del XVIII sec., e, infine, una pieve romanica abbellita da affreschi del '400 e del '500.