Descrizione:
Centro collinare, di origine altomedievale, che presenta un fiorente quadro economico fondato, oltre che sull'agricoltura, anche su un promettente sviluppo dell'industria. La comunità dei capriolesi mostra un indice di vecchiaia inferiore alla media e si distribuisce prevalentemente nel capoluogo comunale, interessato da una forte espansione edilizia, e, in parte, nelle località di Porto, Carretto, Le Case e Mussiga di Sopra nonché in numerose case sparse. Il territorio è distribuito tra la collina e la vallata compresa tra il fiume Oglio e le vette occidentali del Monte Alto; il suo profilo geometrico è vario, con rilevanti escursioni altimetriche. L'abitato, che digrada con armonia dal pendìo alla pianura, presenta edifici medievali rimasti ancora intatti e residenze signorili, a testimonianza di un glorioso passato. Sorge sulla sponda sinistra del fiume Oglio, nella parte centro-occidentale della provincia, a confine con quella di Bergamo, a 4 km dal lago d'Iseo tra i comuni di Paràtico, Iseo, Corte Franca, Adro, Palazzolo sull'Oglio, Credaro (BG) e Castelli Calèpio (BG). A poca distanza dal centro abitato si snoda il tracciato della strada statale n. 469 Sebina occidentale. Dal casello di Palazzolo, ad appena 3 km, si può accedere all'autostrada A4 Torino-Trieste. Lo scalo ferroviario di riferimento non si trova sul posto ma dista 7 km ed è attraversato dalla linea Calolziocorte-Rovato. Il terminale del traffico aereo più vicino è a 25 km e assicura voli nazionali e internazionali. A 110 km è situato invece l'aeroporto di Milano/Malpensa, che offre la possibilità di linee intercontinentali dirette. Molto più lontano, a 196 km, si trova il porto commerciale e turistico, cui fa riferimento la popolazione locale per gli spostamenti via mare. È inserita in circuiti turistici e gravita prevalentemente sul capoluogo di provincia per i servizi, il commercio e le altre esigenze che non possono trovare soddisfazione sul posto. I primi insediamenti nella zona risalgono al periodo medievale, quando era ricorrente stabilirsi sulle alture per motivi di sicurezza. Il documento che per primo menziona il nome del luogo è della fine del IX secolo e fa riferimento al suo passaggio tra i possedimenti del monastero di San Salvatore di Brescia per concessione imperiale. La derivazione del toponimo richiama il nome dell'animale che dimorava frequentemente nella zona ma potrebbe essere associata anche alla famiglia nobile dei conti Caprioli, anticamente molto prestigiosa. Durante l'alto Medioevo venne circondata da possenti fortificazioni e nel '200 fu conquistata dalle truppe di Carlo d'Angiò, che portarono morte e devastazione; successivamente fu infeudata dalla famiglia dei Lantieri, signori di Paràtico, per passare poi ai Caprioli, ai quali si deve la costruzione di pregevoli residenze signorili. Durante il XVI sec. continuarono le scorribande dei soldati francesi ed imperiali, che gettarono nella disperazione la popolazione locale, minacciata dalle continue violenze rivolte soprattutto alle donne. Tuttavia l'orgoglio e lo spirito di ribellione dei contadini esplose nei confronti dei soldati, che in un'occasione furono colti di sorpresa e massacrati con armi rudimentali. Nei primi anni del '500 vi fu di passaggio il famoso artista Girolamo Romani, conosciuto come "il Romanino". Tra i monumenti più significativi sotto il profilo artistico va menzionata la chiesa parrocchiale, di stile barocco, contenente prestigiosi quadri del Romanino; di notevole valore storico e architettonico sono inoltre alcune costruzioni medievali, con stemmi e portici dalle ampie arcate, oltre al pittoresco palazzo Lantieri.