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Comune di Capo di Ponte
Via Stazione 13
25044 - Capo di Ponte (BS)
La scheda è stata inserita da: Jacopo Redazione
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Descrizione:
Comune di montagna, di origini protostoriche, che fonda la propria economia in parte sull'agricoltura e in parte su industria e commercio. La comunità dei capontini, che mostra un indice di vecchiaia nella media, risiede quasi tutta nel capoluogo comunale; una parte è distribuita nelle località di Pescarzo, Campivo, Gambarere e Morandino. L'abitato non si caratterizza per una notevole espansione edilizia e si adagia nel territorio del fondovalle. Il profilo geometrico di quest'area è molto vario e irregolare: si registrano, infatti, sensibili variazioni altimetriche, che danno l'idea di un tipico paesaggio di montagna, in cui si alternano castagneti e strisce di terra coltivate. Il centro abitato conserva ancora in parte la struttura del borgo antico e delle costruzioni di fine Ottocento. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura, su sfondo azzurro, una bilancia d'oro a due piatti, tra i quali si trovano una spada d'argento e un ramo d'alloro, disposti a croce di Sant'Andrea. Il motto è: IUSTITIA ET PAX. È ubicata nella Val Camonica media; il suo territorio, attraversato dal fiume Oglio, confina con: Paisco Loveno, Sellero, Cedegolo, Pascardo, Cimbergo, Ceto e Orio San Pietro. Sul versante orientale è nato il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri Camune. Si trova a poca distanza dalla strada statale n. 42 del Tonale e della Mendola, mentre dista 82 km dalle due autostrade più vicine, la A4 Torino-Trieste e la A21 Torino-Brescia, che si imboccano al casello di Brescia centro. È fornita di uno scalo ferroviario sulla linea Brescia-Edolo. La struttura aeroportuale più vicina si trova a 75 km e permette di effettuare voli nazionali e internazionali; per le linee intercontinentali senza scalo ci si serve dell'aeroporto di Milano/Malpensa a 161 km. Il porto, commerciale e turistico di riferimento è situato a 249 km. È inserita in circuiti economici e fa parte della Comunità montana "Valle Camonica". I comuni cui fanno capo gli abitanti del posto per il commercio, i servizi e le strutture burocratiche sono Breno e Brescia. Le origini sono antichissime e affondano le radici nell'ultimo periodo della preistoria, a partire dal quarto millennio a.C. Le tracce dei primi insediamenti sin dal periodo Neolitico emergono dai numerosi ritrovamenti avvenuti in questa zona e riguardanti una serie abbondante di incisioni rupestri che testimoniano la presenza nella Val Camonica di raggruppamenti umani in queste zone, che vennero trasformate in luoghi di culto come dimostrano i resti evidenti dell'arte rupestre della tarda preistoria. Proprio in questa zona è stato ritrovato il maggior numero di incisioni, ben 150.000 tra figure e simboli artistico-religiosi, tra i quali si distingue la "Rosa Camuna", una rappresentazione del sole vista in chiave tardo-preistorica, assurta oggi a simbolo dello stemma della Regione Lombardia. La storia più recente, tuttavia, risale al feudalesimo anche se all'epoca la comunità non era ancora autonoma dal punto di vista economico e amministrativo; fu solo nell'ultimo periodo del XVI sec. che si trasformò in parrocchia indipendente fino ad acquistare la totale autonomia nel XIX sec., diventando capoluogo comunale. Alla sua storia sono legate le sorti di numerose e insigni famiglie come i conti Bazzini, i Belotti e i Priuli. Il patrimonio artistico è rappresentato da alcune chiese di un certo pregio come la parrocchiale dedicata a S. Martino, di stile barocco, e la chiesa dei Ss. Faustina e Liberata, eretta nel '600 sulle fondamenta di una antica costruzione altomedievale.