Descrizione:
Centro di pianura, di origine medievale, che fonda la propria economia sull'industria e il commercio, oltre che sulle tradizionali attività agricole. La comunità dei calcinatesi presenta un indice di vecchiaia nella media e risiede in misura prevalente nel capoluogo comunale ma anche nelle adiacenti località di Ponte San Marco, Barconi, Bossotti, Prati, Pradella e Rovadino, per citare le più popolose, nonché in numerose case sparse. L'aspetto del territorio è prettamente pianeggiante con variazioni altimetriche irrilevanti. L'abitato, che si sviluppa in maniera sparsa e mostra tracce evidenti di una forte espansione edilizia, rispecchia l'andamento del territorio. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, una spiga di grano d'oro posta in palo, a cui si sovrappongono due ramoscelli di alloro. Sul capo rosso dello scudo spicca una croce d'argento. Sorge a sud-est della provincia, a confine con quella mantovana, sulla sponda sinistra del fiume Chiese, in prossimità di un'ansa creata dal fiume stesso e si adagia intorno alla collina che sovrasta la pianura di Brescia, tra i comuni di Bedizzole, Lonato, Castiglione delle Stiviere (MN), Montichiari, Mazzano e Castenèdolo, in posizione frontale rispetto al capoluogo di provincia. I collegamenti viari risultano particolarmente favoriti: a soli 2 km si snoda, infatti, la strada statale n. 11 Padana Superiore, mentre l'autostrada più vicina, la A4 Torino-Trieste cui si accede dal casello di Desenzano è a 11 km. Lo scalo ferroviario si trova a 2 km dal centro abitato, sulla linea Milano-Venezia. Il terminale del traffico aereo più accessibile dista 44 km mentre per le linee intercontinentali dirette ci si serve della struttura aeroportuale di Milano/Malpensa, che si trova a 151 km. Il porto commerciale e turistico è a una distanza di 154 km. Il centro è inserito in circuiti industriali, economici e commerciali. Riferimento prevalente per le attività economiche, per gli uffici e per tutti gli altri servizi non presenti sul posto è, oltre al capoluogo provinciale, la vicina Montichiari. Le sue origini sono anteriori all'anno Mille, come risulta dal fatto che nell'813 l'abbazia di Nonantola la concesse al monastero di Santa Giulia a Brescia. La sua storia è legata a filo doppio a quella del capoluogo di provincia. Nel X secolo ospitò i membri di una congiura ordita contro Rodolfo II di Borgogna, il quale si era proposto come candidato alla carica di imperatore. Poco tempo dopo, si verificò in questa zona una sanguinosa battaglia tra i bresciani e i cremonesi supportati, questi ultimi, dalle truppe alleate di Bergamo e di Mantova. In tale occasione il contingente di Brescia subì una clamorosa sconfitta non avendo ricevuto neppure il sostegno da Verona. Un altro significativo episodio che vide come protagonista questo territorio si verificò nel '700, in piena guerra di successione spagnola: fu teatro, in tale evento, di un altro aspro scontro d'armi tra i soldati francesi del duca di Vendome e il contingente imperiale, comandato dal conte di Rewentlan. Tra i monumenti architettonici si possono annove rare: una torre quadrata medievale, unico residuo dell'antico castello; la parrocchiale dedicata a S. Vincenzo, restaurata nel XIX secolo e contenente al suo interno una pregiata tela; un'edicola sacra denominata la "santella", un monumento costruito in ricordo dei morti durante gli scontri settecenteschi.