Descrizione:
Comune di montagna, di antica origine, la cui economia è basata soprattutto sull'industria e, in minima parte, sull'agricoltura. La comunità dei cainesi ha un indice di vecchiaia nella media ed è concentrata pressoché integralmente nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con quote comprese tra i 307 e i 1.216 metri, e offre un panorama di indubbio fascino, con rilievi coperti di boschi; in base ai dati storici disponibili circa i fenomeni tellurici da cui è stato interessato, può esser classificato come sismico, con un traguardo alquanto elevato. L'abitato, che fa registrare una forte espansione edilizia, è situato in una conca di aspetto alpestre e mostra un andamento plano-altimetrico vario. A nord-est del capoluogo provinciale, si estende nella parte centro-meridionale della provincia, nella valle del torrente Garza (che scorre ai piedi del monte Conche), tra Agnosine, Vallio Terme, Serle, Nave e Lumezzane. A soli 19 chilometri dal casello di Brescia Centro delle autostrade A4 Torino-Trieste e A21 Torino-Brescia, è attraversata dalla strada statale n. 237 del Caffaro. Agevole risulta pure il collegamento con la rete ferroviaria: la stazione di riferimento, sulle linee Brescia-Edolo, Brescia-Cremona e Milano-Venezia, si trova infatti a soli 14 chilometri. L'aeroporto più vicino, di cui ci si serve per i voli nazionali e internazionali, dista 61 chilometri ma per le linee intercontinentali dirette si raggiunge lo scalo di Milano/Malpensa, a 147 chilometri. Il terminale del traffico marittimo, commerciale e turistico, è situato a 186 chilometri. Inserita nell'ambito territoriale della Comunità montana "Valtrompia", fa capo prevalentemente a Brescia per il lavoro, il commercio, i servizi e le strutture burocratico-amministrative non presenti sul posto. Abitata fin da epoca romana, come testimoniato da alcune lapidi risalenti a quel periodo, rinvenute nella zona, ha un toponimo di origine incerta: alcuni studiosi ritengono che derivi dal personale latino CAINUS, mentre altri si richiamano al termine CATINUM, avente il significato di 'conca', con chiaro riferimento all'ubicazione dell'abitato. La sua storia non si discosta da quella dei territori circostanti, sottoposti, nel corso dei secoli, a diverse dominazioni. Coinvolta nelle lotte tra le opposte fazioni di guelfi e ghibellini, nel XV secolo registrò una considerevole crescita economica, che seguì l'inizio delle attività di numerose cartiere, la cui nascita si deve ai nobili Giustacchini: da esse proveniva buona parte della produzione cartaria di tutta la Lombardia e ben presto divennero a giusta ragione note. Dopo una breve occupazione da parte dei Visconti, a partire dal 1438 entrò a far parte dei domini della repubblica di Venezia, di cui seguì le sorti. Gravemente danneggiata, nella prima metà del '500, da un'inondazione del torrente Garza, agli inizi del XVIII secolo, durante la guerra di successione spagnola, fu saccheggiata dall'esercito imperiale; in seguito partecipò ai moti risorgimentali: nel corso della seconda guerra di indipendenza vide sfilare nelle sue campagne le truppe garibaldine. Tra i monumenti merita di essere citata la chiesa parrocchiale, dedicata a S. Zenone, con pregevoli dipinti sei-settecenteschi.