Contatti:
Comune di Fara Oliviana con Sola
Via Umberto I 9
24058 - Fara Olivana con Sola (BG)
La scheda è stata inserita da: Jacopo Redazione
Visite ricevute dalla scheda:...
Descrizione:
Il suo territorio, interamente pianeggiante, si estende per 4,93 km² ad altitudini sul livello del mare comprese tra i 107 metri di Fara ed i 105 metri di Sola, e dista circa 29 chilometri a sud da Bergamo, 2 da Covo e 3 da Romano di Lombardia. Il comune comprende due centri urbani: Fara Olivana, sede dell'antica pieve di Santo Stefano, che si trova più a nord, e la frazione Sola, sede della parrocchia di San Lorenzo, situata due chilometri più a sud, lungo la ex strada Statale 11. Sono inoltre presenti alcuni grossi cascinali: la Superba, Fara Nuova, Pomi, San Vito e Bettola. Una striscia del territorio comunale situata lungo il fiume fa parte del Parco regionale del Serio.Le origini di Fara Olivana risalgono tra il VI ed il VII secolo, durante l'epoca dei Longobardi. Questo si evince dall'origine etimologica del nome che starebbe ad indicare una fara, ovvero una tribù longobarda legata da vincoli di parentela, discendente da tale Olivano. Sempre in epoca longobarda vi è inoltre il culto devozionale a Santa Fara. Il primo documento scritto che attesta l'esistenza del borgo risale invece all'anno 915, durante il periodo feudale, nel quale il borgo era inglobato nel Sacro Romano Impero. Inizialmente la gestione del territorio venne affidata dagli imperatori direttamente alla diocesi di Cremona, a cui in seguito subentrò la famiglia dei Da Rudiano. In quei tempi sorsero numerose fortificazioni volte alla difesa del territorio, tra cui anche un castello, di cui ora non esistono resti, probabilmente collocato presso la Cascina Superba. Il tutto al fine di proteggere il territorio e gli abitanti dalle lotte fratricide tra i guelfi ed i ghibellini, che a lungo funestarono la vita del paese, al punto di provocarne la distruzione tra il XIV ed il XV secolo. La ricostruzione fu lenta e faticosa, al termine della quale, nel XV secolo il potere passò nelle mani della Repubblica di Venezia, che compì numerosi interventi volti al miglioramento delle condizioni sociali e lavorative, dissodando terreni e costruendo canali per l'irrigazione, tra i quali il fosso bergamasco, che delimitava i territori della Serenissima nonché i confini amministrativi del paese a sud e ad est. Da allora il paese ha mantenuto una forte connotazione e tradizione rurale, con l'agricoltura attività predominante. A tal riguardo le cronache riportano che Fara fu uno dei primi paesi in Europa ad adottare la coltivazione di granoturco. I successivi regimi si susseguirono senza riguardare direttamente questo piccolo comune, che seguì le sorti del resto della provincia.Il comune ha come simboli lo stemma e il gonfalone definiti nello statuto comunale: Blasonatura stemma: « Troncato da una fascia in divisa d'argento, ondata e ombrata d'azzurro; nel primo d'azzurro a tre spighe di grano d'oro una accanto all'altra; nel secondo di rosso a tre pannocchie di granoturco d'argento ugualmente ordinate. Ornamenti esteriori da Comune. » Blasonatura gonfalone: « Drappo troncato, di rosso e d'azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento: Comune di Fara Olivana con Sola. »