Poiché si trova al centro della cosiddetta Isola (tra i fiumi Adda e Brembo), il toponimo è stato interpretato come un composto latino INTER AMNES, 'tra i fiumi'. Numerosi rinvenimenti archeologici e l'esistenza di una strada, che la collegava agli insediamenti più grandi, ne testimoniano l'origine romana. Le fonti storiche evidenziano il prestigio goduto in passato quando, in epoca romana, fu il centro principale del "pagus fortunensis", che raccoglieva sotto la sua giurisdizione tutti i villaggi vicini, e come capopieve fino al XIX secolo. All'VIII secolo risale il primo documento che la menziona. Nel corso delle lotte tra guelfi e ghibellini subì danni e distruzioni. Passata sotto la giurisdizione della repubblica di Venezia perse la sua funzione civile di capoluogo dell'Isola ma conservò la sua importanza in campo ecclesiastico. Come tutti gli altri comuni della zona risentì degli scontri successivi, che portarono alla caduta della Serenissima, sul finire del XVIII secolo, e, ancora dopo, alla dominazione austriaca, quindi al Risorgimento e all'unificazione d'Italia. La stessa cosa può dirsi per il secolo seguente, attraversato dai due conflitti mondiali, dal fascismo, dalla resistenza, dalla nascita della repubblica e dalla ricostruzione. La chiesa di S. Vittore è indubbiamente l'edificio di maggior interesse del patrimonio architettonico; fu edificata nell'VIII secolo sui resti di un tempio pagano, la cui esistenza è testimoniata da numerosi rinvenimenti archeologici. La chiesa fu ricostruita nel XVI secolo e ingrandita nei secoli successivi; al suo interno conserva dipinti di pregevole fattura e di notevole interesse storico-artistico.