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Comune di Nembro
Via Roma 13
24027 - Nembro (BG)
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Descrizione:
I primi insediamenti nella zona risalgono a epoca preistorica, come testimoniato da alcuni reperti neolitici rinvenuti nel territorio; a questi subentrarono stanziamenti di celti e in seguito di romani, sotto i quali acquistò una certa rilevanza, grazie allo sfruttamento delle locali cave di pietre coti. Il toponimo, attestato in documenti del IX secolo, potrebbe derivare dal latino NEMUS, 'bosco', o NIMBUS, 'nuvola'; non manca però chi lo riporta al termine celtico "nenber", avente il significato di 'vetta, cima'. Sede di una delle pievi più antiche del Bergamasco, istituita tra il V-VI secolo dopo Cristo, assurse a comune all'inizio del Duecento, divenendo capoluogo della Val Seriana inferiore. Roccaforte ghibellina, nel Trecento fu coinvolta in violenti scontri con le truppe guelfe, trovando un po' di tranquillità col passaggio dalla dominazione dei Visconti a quella di Pandolfo Malatesta. Il periodo di relativa pace fu interrotto, nel XV secolo, dalla guerra tra il Ducato di Milano e la Repubblica veneta, nel corso della quale fu teatro di una battaglia tra le milizie veneziane e quelle sforzesche. Sede dei vicari veneti, sotto il governo della Sere nissima registrò una grande crescita economica, legata soprattutto alla produzione e al commercio delle pietre coti. La storia successiva al declino di Venezia ha seguito quella del resto della provincia. Elementi interessanti del patrimonio storico-architettonico sono: la parrocchiale di San Martino, ricostruita nella prima metà del XVIII secolo; la chiesa di San Nicola, del tardo Quattrocento; la chiesa di Santa Maria di Borgo, con affreschi quattro-cinquecenteschi; quella di San Pietro, costruita sul luogo in cui sorgeva il castello dei Suardi; il santuario dello Zuccarello; la torre de' Pliziolis, dei primi del XV secolo, e la casa Gritti.