Secondo la tradizione il primo insediamento nella zona sarebbe sorto intorno alla fontana detta del "Coren", ossia del Corno, il che avrebbe dato origine anche all'attuale toponimo. Possedimento dei vescovi di Bergamo che, sul finire del XII secolo, le concessero l'esenzione dal pagamento di vari tributi, riservandosi però i diritti inerenti alla caccia all'orso, presente nelle boscaglie che circondavano l'abitato, fu a lungo travagliata dagli scontri tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini, venendo conquistata da questi ultimi, grazie all'appoggio della famiglia Foresti, proprietaria di un imponente fortilizio nella vicina Solto Collina. Fino al Seicento la sua storia si è strettamente intrecciata con quella soltese: in vari documenti medievali viene infatti indicata come una località di Solto Collina, da cui si separò ecclesiasticamente verso la metà del XVI secolo, per iniziativa del vescovo di Bergamo, Lippomani. Risale a questo periodo la costruzione della prima chiesa parrocchiale. Le vicende successive alla caduta della Repubblica Veneta, il cui dominio si protrasse dalla prima metà del Quattrocento alla fine del Settecento, hanno seguito quelle del resto della provincia. Della vecchia parrocchiale oggi non rimane più nulla, essendo stata demolita nell'Ottocento; l'attuale, la cui costruzione fu iniziata verso la fine del XIX secolo, è dedicata ai Santi Faustino e Giovita. Degno di nota è anche il santuario della Madonna del Santello, in cui è possibile ammirare un pregevole affresco del Quattrocento.