Il toponimo deriva dal personale medievale "Bracco" o "Braco", secondo quanto ricavato da un documento della prima metà del secolo XI; alcuni studiosi però lo riconducono alla voce "blahha", di origine lombarda , col significato di 'terreno nero'. Dopo essere stata a lungo travagliata, nel corso del Medioevo, dalle lotte che imperversarono nella zona e dalle quali cercò di difendersi dotandosi di fortificazioni, di cui sono ancora visibili i resti, conobbe un periodo di relativa tranquillità con l'avvento della signoria veneziana, che ne favorì la crescita economica. Le vicende successive al declino della Serenissima, dal 1797, hanno seguito quelle del resto del Bergamasco. Nel 1927 perse l'autonomia amministrativa e fu aggregata, con altre località, al comune di Algua di Costa, costituito in quello stesso anno. Ciò provocò accese proteste, che si protrassero fino a quando il comune non ottenne nuovamente l'autonomia amministrativa. Nel patrimonio storico-architettonico figurano: la parrocchiale di Sant'Andrea, costruita intorno alla metà del XIX secolo sui resti di un precedente edificio di culto, del Quattrocento; la chiesa parrocchiale di Cornalta, dedicata a San Bartolomeo, di origini secentesche ma quasi completamente rimaneggiata alla fine dell'Ottocento.