Descrizione:
Cittadina di pianura, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. La comunità dei bagnolesi, con un indice di vecchiaia nella media, è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerosissime case sparse e le località di Canello, Cascina Baglioni, Cascina Rosa, Colombaie Averoldi, Consolina, Cotonificio, Feniletto Migliorati, Fienilnuovo, Godi Carboni, Incornaglio, Lama Febbrari, Revolto e Tesa. Il territorio comunale, ricco di corsi d'acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico molto regolare, con minime differenze di altitudine. L'abitato, che fa registrare segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, argenteo, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è uno scudo diviso in quattro parti da una croce rosso vermiglio; dello stesso colore sono le quattro stelle contenute in ogni quarto. Si estende a sud del capoluogo provinciale, a sinistra del fiume Mella, tra i comuni di Montirone, Ghedi, Leno, Manerbio, Offlaga, Dello, Capriano del Colle e Poncarale. Attraversata dalla strada statale n. 45 bis Gardesana occidentale, è facilmente raggiungibile anche con le autostrade A4 Torino-Trieste e A21 Torino-Brescia, cui si accede dal casello di Manerbio, distante appena 10 chilometri, e mediante la linea ferroviaria Brescia-Cremona, che ha una stazione sul posto. Il terminale del traffico aereo più vicino è a 63 chilometri e garantisce voli nazionali ed internazionali, mentre per le linee intercontinentali senza scalo si raggiunge l'aeroporto di Milano/Malpensa, a 145 chilometri. Il porto commerciale e turistico di riferimento si trova a 177 chilometri. Al centro di intensi traffici industriali e commerciali, fa capo prevalentemente a Verolanuova e a Brescia per i servizi e le strutture burocratico-amministrative non presenti sul posto. Abitata fin da epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di numerosi reperti archeologici, si è chiamata Baniolum nel secolo XI e Bagnolum nel 1400. La denominazione attuale, assunta nel 1862, con l'aggiunta della specificazione Mella, ha origini incerte: alcuni studiosi la fanno derivare dal termine dialettale "bagnol", usato in Val Camonica per indicare la mangiatoia dei suini, o dal latino BALNOLEUM, che significa 'piccolo bagno'; altri invece la riportano al nome di persona Albagnolo. Possedimento del monastero di Santa Giulia e dei vescovi bresciani, visse momenti drammatici nel Medioevo, quando venne attraversata da più eserciti stranieri: nel XII secolo vi si acquartierarono le milizie di Federico Barbarossa, pronte a marciare su Brescia, mentre nella prima metà del Quattrocento, durante la guerra tra Milano e Venezia, vide accamparsi nelle sue vicinanze le truppe del Gattamelata, incalzate da quelle del Piccinimo e del Gonzaga. Il 7 agosto 1484 vi fu stipulata la cosiddetta "pace di Bagnolo", che mise fine al conflitto tra Ferrara e Venezia, assegnando a quest'ultima tutto il Polesine. Seguì un periodo di relativa tranquillità, nel corso del quale sorsero varie iniziative culturali. Più volte devastata dagli austriaci, dopo la rivolta del Bresciano del 18481849, partecipò alle proteste dei contadini, che divamparono nella zona tra le due guerre mondiali. Tra i monumenti spiccano: la seicentesca parrocchiale, dedicata alla Visitazione di Maria; il santuario di Santa Maria della Stella, del XVI secolo; la chiesa detta "dei Morari"; il palazzo Avogadro, risalente al Cinquecento; il palazzo Bertezzoli; la casa Campiani e il castello di Canello.